Stress Lavoro Correlato: ma cos'è?
Questo è il primo di una serie di articoli sull'argomento "stress da lavoro correlaro", in modo da affrontare tutti i punti cardine.
E per bene iniziare direi che potremmo tentare di dare una definizione di stress.
Definizione di stress.
- Dove nasce la parola stress? In un officina meccanica: lo stress erano le prove, in laboratorio, di resistenza dei metalli (trazione, flessione, torsione) … al fine di determinarne il carico di rottura.
Intorno agli anni ’30 il termine fa la sua comparsa in ambito biologico
da V. B. Cannon con il significato di sovraccarico imposto alla fisiologia dagli stimoli emozionali, solo in seguito, nel ‘75, il medico ungherese Seyle dà all’O.M.S. (Organizzazione Mondiale per la Sanità) la definizione di Stress come:
“sindrome generale di adattamento è una risposta aspecifica a qualsiasi richiesta (demand) proveniente dall’ambiente”
ed in questo modo fa entrare il termine nella letteratura medica.
Evoluzione del concetto.
Oggi il termine inglese stress indica una reazione somatica e psichica ad un agente esterno di qualsiasi natura. Inizialmente quindi la sua definizione non portava con sé nessuna connotazione, né positiva, né negativa, ma con l’andar del tempo lo stress si è sempre più identificato comequella condizione di disagio data dalle richieste esterne dell’ambiente e dall’incapacità soggettiva di esaudirle.
Viviamo infatti in una società dove le sollecitazioni ambientali sono sempre più numerose e l’ambito lavorativo non fa eccezione. Anche il lavoro infatti è fonte di numerosi e differenti stimoli che continuano a crescere per frequenza ed intensità e non sempre le persone (il personale aziendale) vivono questi input come “sfide” o possibilità di dimostrare/migliorare se stessi (questo verrebbe definito eustress = stress positivo).
Sempre più spesso si ha la percezione di essere sommersi da richieste, da compiti, da informazioni al punto che l’individuo comincia a percepirne la difficoltà, l’affaticamento, il senso di inadeguatezza.
Come viene definito lo stress (lavoro correlato) dalla legge.
La recente normativa italiana, (testo unico DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 e Testo coordinato con il Decreto Legislativo del 3 agosto 2009, n° 106 secondo i contenuti dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004, e l’accordo interconfederale testimoniano l’attenzione e l’importanza che questo aspetto sta avendo nelle nostre vite.Ecco la definizione di stress lavoro correlato contenuta nell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004:
«condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro».
Per dare un senso compiuto a questo articolo vediamo velocemente i punti più importanti, ripromettendoci di riprenderli in maniera più approfondita nei prossimi post.
Qual è l’Obiettivo della Valutazione del Rischio da Stress (lavoro–correlato).
Lo scopo (e obbligo) della valutazione è la redazione del DVR - Documento di Valutazione Rischio – che attesti la presenza o meno di potenziali cause di stress, e l’eventuale pianificazione di azioni volte alla prevenzione (Piano di Monitoraggio) o all’Adozione di Interventi Correttivi.Chi fa la Valutazione del Rischio?
Il Datore di Lavoro effettua questa valutazione del rischio con il diretto coinvolgimento ad altre figure aziendali sia interne, come dirigenti e preposti, che esterne all’azienda stessa.Vediamo il team coinvolto oltre al Datore di Lavoro:
- Il Medico Competente (MC)
- Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP)
- Gli Addetti del Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP)
- Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
e
- Responsabile Risorse Umane, qualora fosse presente
- Consulenti esterni (Psicologi del Lavoro e altro ...)
Chi sono i soggetti interessati?
Tutti i lavoratori, compresi dirigenti e preposti, in particolare “gruppi omogenei di lavoratori (per mansioni svolte o partizioni organizzative) che risultino esposti a rischi dello stesso tipo”. (fonte Manuale INAIL)Cosa si valuta?
Gli “indicatori di rischio da stress lavoro-correlato oggettivi e verificabili …” (fonte Manuale INAIL): i cosiddetti:- Eventi sentinella, come infortuni, assenze per malattia, turnover, procedimenti e sanzioni, segnalazioni del medico competente, specifiche e frequenti lamentele formalizzate da parte dei lavoratori;
- Fattori di contenuto del lavoro, come ambiente di lavoro e attrezzature, carichi e ritmi di lavoro, oraio e turni, corrispondenza tra incarichi e competenze dei lavoratori;
- Fattori di contesto del lavoro: ruolo-autonomia decisionale-controllo nell’ambito organizzativo, coflitti interpersonali, percorso di carriera, comunicazione.
Come si valuta. (Metodologia.)
Per quanto riguarda il primo punto – gli eventi sentinella – in genere i dati sono già in azienda e con una lista di controllo, strumento messo a punto da vari enti ed espressamente indicato dalla Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, sono “facilmente” identificabili.
Per i fattori di contenuto e di contesto del lavoro diventerebbe appropriato un coinvolgimento diretto di tutte le parti, in particolar modo dei lavoratori.
Vedremo che ci sono diversi livelli di coinvolgimento: dalla semplice proposta di compilazione del questionario ad un rapporto più diretto con riunioni, focus group, incontri individuali.
Risultati.
Tutti questi interventi portano ad avere una visione piuttosto chiara delle eventuali disfunzioni ed a questo punto possiamo raccogliere tutti i risultati ottenuti e predisporci per stilare il nostro Documento di Valutazione del Rischio.Approfondimenti:
I Soggetti della Valutazione dello Stress Lavoro correlato
Stress Lavoro Correlato: le fasi iniziali (chi fa)
Stress Lavoro Correlato: predisposizione del piano di Valutazione del Rischio
Valutazione Approfondita: cos’è, come si effettua e quando
DVR. Documento di Valutazione del Rischio da Stress Lavoro Correlato.
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